MUD, Comunicazione Pile e AEE e iscrizione albo gestori ambientali slittano al 30 giugno

Comunicazione Pile, comunicazione AEE, MUD e versamento dei diritti per l’iscrizione all’albo dei gestori ambientali: tutto rinviato al 30 giugno. L’articolo 113 del decreto Cura Italia, che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo del 2020 ed è entrato in vigore il giorno successivo, rimanda le imminenti scadenze per quanto riguarda l’ambito dei rifiuti.

Per la Comunicazione Pile, ovvero il dato di immesso sul mercato che i Produttori di pile ed accumulatori dovevano solitamente presentare entro il 31 marzo (D.Lgs 188/2008), la nuova data indicata è quella del 30 giugno. Slitta di tre mesi anche la comunicazione annuale relativa ai dati di pile e accumulatori immessi sul mercato che spetta al Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori.

Spostata al 30 giugno anche la Comunicazione AEE, cioè i dati relativi all’immesso sul mercato 2019 che i Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche devono presentare (D.Lgs 49/2014).

Stessa sorte e stessa nuova scadenza per il MUD rifiuti. Secondo quanto previsto dalla Legge 70/1994, sono tenuti a presentare il modello unico di dichiarazione ambientale i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi, se il produttore ha più di 10 dipendenti; le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti; i soggetti che effettuano a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, compreso il trasporto di rifiuti pericolosi prodotti dal dichiarante; i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione.

Da ultimo, è stato rinviato dal 30 aprile al 30 giugno anche il versamento del diritto annuale di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali (art. 24, comma 4, D.Lgs 120/2014).

 

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