Il mondo RAEE guarda al futuro: raccolta in crescita e open scope

Una raccolta che cresce e una sfida all’orizzonte. Il mondo dei RAEE si è confrontato al tradizionale appuntamento di Ecomondo. La fiera dedicata a tutto ciò che è green, dal recupero di materia ed energia alla sostenibilità ambientale, ha ospitato giovedì 9 novembre il consueto Forum RAEE 2017. Grande attenzione è stata posta al futuro del settore: a partire dal titolo “Obiettivo: 45 su 100” che volutamente ha messo l’accento sull’obiettivo europeo, ovvero la raccolta del 45% di quanto immesso in media nei tre anni precedenti. Che significa: per ogni 100 kg di apparecchiature elettroniche (AEE) immesse sul mercato, occorre raccogliere 45 kg di RAEE.
Il dato di partenza è che l’Italia non ha raggiunto l’obiettivo europeo previsto già per la fine del 2016. L’anno scorso infatti, la raccolta è arrivata ad un tasso del 41%, rimanendo al di sotto del target di 4 punti. Questo, tenendo conto che dal 2019 l’asticella europea salirà nuovamente per arrivare al 65%. Non si tratta però di un gap incolmabile: i soli primi nove mesi del 2017 hanno dato risultati confortanti registrando un incremento dei volumi di raccolta superiore al 6% rispetto allo stesso periodo del 2016. In più, grande attenzione viene posta all’entrata in vigore del cosiddetto “open scope”, ovvero l’ampliamento della famiglia dei RAEE ad una serie di altri prodotti che, secondo le prime stime, porterebbe quasi al raddoppio dei volumi di immesso.
«Sebbene l’incremento della raccolta nel 2017 permetta di fare considerazioni positive sul raggiungimento del target del 45% – ha commentato Giancarlo Dezio, presidente del Centro di Coordinamento RAEEl’entità del presente e del futuro target deve essere uno stimolo a pensare nuove e più funzionali modalità di raccolta dei RAEE, soprattutto in considerazione delle importanti modifiche che si presenteranno dal 16 agosto del 2018 con l’entrata in vigore dell’Open Scope e quindi l’ingresso nel mondo delle AEE di numerose tipologie di apparecchiature che oggi sono escluse. Il Centro di Coordinamento in questi mesi sta partecipando attivamente ai tavoli di lavoro in corso per definire gli aspetti normativi necessari per arrivare pronti alla scadenza del prossimo agosto».