Meno di 30 anni per arrivare a una piena economia circolare che abbia emissioni zero, sia sostenibile e priva di sostanze tossiche. Sono queste le indicazioni approvate dal Parlamento Europeo e trasmesse alla Commissione della presidente Ursula von der Leyen con le quali si chiedono obiettivi vincolanti per il 2030 sull’impronta ecologica dei materiali e dei consumi per l’intero ciclo di vita dei prodotti per ogni categoria di prodotto immessa sul mercato dell’UE. Nel testo, si invita la Commissione a proporre obiettivi vincolanti specifici per prodotto e per settore relativi al contenuto riciclato.
Inoltre, il Parlamento Europeo ha esortato la Commissione a presentare una nuova legislazione nel 2021 che estenda l’ambito di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile per includere i prodotti non legati all’energia. Ciò dovrebbe stabilire delle norme specifiche per prodotto, in modo che i prodotti immessi sul mercato UE forniscano prestazioni, durabilità, riutilizzabilità, riparabilità, non tossicità, possibilità di miglioramento, riciclabilità, contenuto riciclato ed efficienza dal punto di vista energetico.
I deputati europei hanno anche sottolineato che il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal sarà possibile solo se l’Unione Europea implementerà un modello di economia circolare e che tale cambiamento creerà nuovi posti di lavoro e opportunità commerciali. Inoltre, la legislazione corrente sui rifiuti dovrà essere implementata in maniera più approfondita: sono necessarie ulteriori misure per settori e prodotti chiave quali il tessile, la plastica, l’imballaggio e l’elettronica.
Il Sistema Ecolight, che comprende i consorzi Ecolight (per la gestione di RAEE, pile e accumulatori), ed Ecopolietilene (per la gestione dei beni in polietilene) e Ecolight Servizi, è in prima linea nel garantire una filiera sostenibile di raccolta e recupero dei rifiuti e nel promuovere una maggiore sensibilità ambientale nei cicli di vita dei prodotti.