Pronta la bozza del decreto legislativo di recepimento della nuova direttiva europea 2012/19/UE. Parte in questi giorni l’iter di discussione che dovrà sfociare nell’approvazione del decreto entro il prossimo 14 febbraio 2014.
Il testo introduce diverse novità nell’ottica di arrivare ai nuovi standard di raccolta indicati: fino al 31 dicembre 2015 il mantenimento di almeno 4 kg in media per abitante (target che l’Italia ha raggiunto fin dal 2010); dal 2016 un tasso minimo di raccolta del 45% , calcolato sulla base del peso totale di tutti i RAEE (domestici e professionali) in un dato anno ed espresso in percentuale del peso medio di AEE immesse sul mercato nei tre anni precedenti; dal 2019 il tasso di raccolta da conseguire è del 65% delle AEE domestiche e professionali immesse sul mercato nei tre anni precedenti o, in alternativa, l’85% dei RAEE generati sul territorio nazionale. Solo per fare un raffronto, parliamo di più che triplicare i quantitativi raccolti oggi.
Al mondo della distribuzione viene riconosciuto un ruolo importante nella raccolta dei RAEE. Il testo introduce il principio dell’Uno contro Zero solamente però per gli esercizi commerciali con superficie di vendita superiore ai 400 metri quadrati e solamente per i RAEE di piccole dimensioni (fino a 25 cm). In questi casi non c’è più l’obbligo di acquisto della nuova apparecchiatura.
Sempre per quanto riguarda i piccoli elettrodomestici, viene introdotto il principio del “dual use”, ovvero un criterio oggettivo che individua quei RAEE che possono provenire sia dai nuclei domestici sia dal flusso dei rifiuti professionali. Tutti vengono assimilati ai domestici.
Inoltre, per raggiungere livelli elevati di raccolta, a partire dal 2016 non ci sarà più alcuna distinzione tra i RAEE domestici e quelli professionali. Questa novità dovrebbe permettere non solamente di elevare i quantitativi gestiti, ma soprattutto uniformare le condizioni di operatività dei soggetti che si occupano della gestione dei RAEE, un maggior controllo dei flussi dei RAEE e una trasparenza sulla rendicontazione. Il testo prevede che sia i sistemi individuali, sia quelli collettivi (per i quali viene indicatala struttura obbligatoria del consorzio) siano espressamente disciplinati attraverso uno schema tipo di statuto.
Vengono inoltre rafforzati gli obblighi dei distributori che operano con modalità di vendita a distanza (e-commerce) soprattutto per quanto prevede il decreto Uno contro Uno, oltre che sullo stoccaggio e sul conferimento.
Non certo ultimo, i pannelli solari a fine vita vengono identificati come RAEE, quindi soggetti a tutti gli obblighi già previsti per i rifiuti elettronici.
La bozza di decreto legislativo fa un passo avanti rispetto al decreto 151/2005 (che di fatto andrà a sostituire), ma al suo interno ha ancora dei margini di miglioramento. Non solamente per quanto riguarda la semplificazione dell’Uno contro Uno, ma soprattutto nella definizione e nel controllo dell’attività dei sistemi che andranno a gestire i RAEE.