Violazione degli obblighi RAEE: importatore a rischio per milioni di euro

Il Produttore di apparecchiature elettroniche che non rispetta gli obblighi normativi può rischiare anche fino a un miliardo di euro. A tanto infatti potrebbero ammontare le pene pecuniarie edittali applicate a una società esercente il commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti elettronici per non essersi iscritta al Registro Nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). La società non avrebbe rispettato gli obblighi previsti per i Produttori di AEE che, attraverso i sistemi collettivi, sono chiamati a farsi carico della gestione dello stesso prodotto elettronico a fine vita.

Lo scorso luglio, in attuazione del protocollo regionale “a tutela dell’economia legale e dei distretti industriali” e su segnalazione della Federazione Optime, la Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha individuato una società che ha importato e immesso sul mercato oltre un milione di sigarette elettroniche senza versare l’eco-contributo per la gestione del fine vita. Nel corso dell’operazione chiamata “Electric Waste”, i finanzieri hanno ricostruito i movimenti contabili e documentali dei prodotti importati ed immessi sul mercato italiano dal 2019 al 2024, appurando che la società avrebbe venduto in Italia più un milione di sigarette elettroniche senza però essere iscritta al alcun consorzio e, quindi, senza versare l’eco-contributo per il finanziamento delle operazioni di ritiro e di trasporto dei RAEE generati. Sono state contestate sanzioni amministrative che hanno previsto l’applicazione di pene pecuniarie edittali che dovranno essere quantificate in sede di giudizio e che potranno andare da un minimo complessivo di duecento milioni di euro ad un massimo complessivo di oltre un miliardo di euro.

Il consorzio Ecolight ricorda che la norma individua come produttori di AEE tutti coloro che immettono sul mercato un’apparecchiatura elettronica per la prima volta, sia questa fabbricata in Italia oppure importata e commercializzata con il proprio marchio.

Se sei un importatore contatta il consorzio Ecolight oppure Ecolight Servizi.