Da portale web a spazio fisico da visitare. Il Museo del Riciclo (www.museodelriciclo.it) -progetto realizzato da Ecolight, consorzio per la gestione di RAEE, pile ed accumulatori- ha scelto la quattordicesima edizione di Ecomondo per lanciare il suo messaggio: sensibilizzare il riciclo dei rifiuti elettronici attraverso l’arte. Dal 3 al 6 novembre nella Hall Sud della Fiera di Rimini, per la prima volta il Museo si mette in mostra proponendo una rassegna di opere che hanno come filo conduttore l’utilizzo di RAEE, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Le schede elettroniche di vecchie lavatrici disegnano la trama di una suggestiva lampada, come nel caso di “Lucetrice”, la premiata opera di Camillo Fiore che viene presentata nello stand del Museo del Riciclo. Il case di un computer non più funzionante, circondato da mouse, è il cuore di “Progresso lento” di Gianni De Paoli, mentre i RAEE diventano la cornice del suggestivo “Techno-look” realizzato da Giancarlo Aliberti che con questa opera ha vinto il premio Ecolight al secondo concorso internazionale di pittura e design “Rifiuti in cerca d’autore”. Sempre di Aliberti, viene proposto anche “Ecothermo”, un termovalorizzatore fatto con materiali di scarto.
Il Museo del Riciclo presenta anche due opere in anteprima, realizzate appositamente per Ecomondo 2010: si tratta di “Doppia pelle” di Olga Marciano e di “Ecolight-Ecolife”, una maestosa installazione realizzata utilizzando dei raee da Olga Marciano e Giuseppe Gorga dell’associazione Salerno in Arte. Sono solo “assaggi” delle oltre 200 opere realizzate con materiali riciclabili e selezionate da una giuria di giornalisti professionisti che il Museo del Riciclo custodisce nella sua sede virtuale: il portale www.museodelriciclo.it.
«Abbiamo voluto portare un messaggio di valore in quella che è la più grande vetrina dedicata all’ambiente», dice il presidente di Ecolight, Walter Camarda. «Il progetto Museo del Riciclo è infatti nato con il preciso scopo di dare valore al lavoro dei molti artisti che, utilizzando materiali di scarto, arrivano a realizzare delle opere. È un modo per stimolare e accrescere, attraverso l’arte e la creatività, la sensibilità sul tema dei rifiuti, in particolare sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche».
I RAEE infatti rappresentano una delle sfide più interessanti che l’Unione europea e l’Italia hanno lanciato. «Partendo dalla consapevolezza che gli oggetti elettronici caratterizzano quasi ogni momento della nostra vita, diventa quindi necessario raccoglierli e riciclarli non solamente per fornire importanti materie prime seconde, ma anche limitare la dispersione di sostanze inquinanti nell’ambiente», continua il direttore generale del consorzio Ecolight, Giancarlo Dezio. Il sistema consortile di gestione dei RAEE ha raggiunto la propria operatività l’anno scorso. Nel 2009, secondo i dati del Centro di Coordinamento RAEE, sono state raccolte più di 193mila tonnellate di raee che hanno portato al recupero di oltre 110mila tonnellate di metalli e alla mancata emissione di circa 3milioni e mezzo di tonnellate di Co2. Per il 2010, le previsioni di raccolta di rifiuti elettronici parlano di oltre 240mila tonnellate.