Il progetto “Raee in carcere” realizzato a Forlì ha ottenuto un prestigioso riconoscimento a Ecomondo. La cooperativa Gulliver ha infatti vinto il premio nazionale Cooperambiente nella sezione “cooperare” con il progetto realizzato grazie alla collaborazione del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e direzione della Casa Circondariale di Forlì, del consorzio Ecolight -consorzio di produttori per la gestione dei raee-, Gruppo Hera, Centro Servizi Raee, agenzia di formazione Techne, Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena e Comune di Forlì, Direzione provinciale del Lavoro, Cclg spa, Cna, Legacoop e Confcooperative.
Il progetto è stato ritenuto la migliore pratica ambientale capace di introdurre innovazione di mercato e nuove forme di collaborazione finalizzate alla riduzione dei consumi e all’uso di fonti rinnovabili, fornendo anche risposte ai bisogni dei consumatori.
La giuria, composta da Patrizio Bianchi (rettore dell’Università di Ferrara), Olmes Bisi (docente di Fisica dell’Università di Modena e Reggio), Luigi Guerra (preside Scienze della formazione Università di Bologna), Marco Frey (Scuola superiore Sant’Anna di Pisa), Andrea Segrè (preside facoltà di Agraria Università di Bologna), ha così motivato il premio: «Il progetto si distingue per l’integrazione di molteplici obiettivi: da quello sociale a quello professionale, passando per finalità formative e legate ai temi della sostenibilità ambientale. L’iniziativa consiste nella realizzazione di un servizio di recupero di rifiuti elettrici ed elettronici attuato attraverso l’inserimento lavorativo dei detenuti. Viene premiata in particolar modo la logica cooperativa che diventa la linfa per lo sviluppo di un intervento che vede coniugare temi quali la tutela ambientale, lo sviluppo dell’occupazione e la solidarietà sociale».
Con il laboratorio che è stato inaugurato all’inizio di ottobre a Vecchiazzano – Forlì, il progetto mira infatti al reinserimento sociale della persona detenuta attraverso il recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (raee). Tre i detenuti che sono impegnati 25 ore alla settimana ciascuno nello smontare le apparecchiature elettriche ed elettroniche che arrivano dai centri raccolta e nel separare i diversi materiali. Il progetto ha avuto un esordio positivo ed è destinato ad ampliarsi. Come spiega Manuela Raganini, presidente della cooperativa Gulliver che ha ritirato il premio dalle mani del presidente di Legacoop nazionale Giuliano Poletti nel padiglione di Cooperambiente: «Le prime settimane di avvio hanno dato risultati positivi: i lavoratori detenuti coinvolti si sono dimostrati motivati e stanno dimostrando ottime capacità produttive, anche perché questa attività permette loro di avere un sostegno economico per sé e per i propri familiari. Se le cose proseguiranno a questi ritmi, contiamo di arrivare a regime nel giro di pochi mesi e speriamo in futuro di poter allargare l’inserimento anche ad altre persone».
A pieno regime, il laboratorio potrà stoccare e smaltire fino a 400 tonnellate di raee, «permettendo di recuperare oltre 185mila kg di ferro, 100mila kg di plastica e più di 6mila kg di alluminio, e contribuendo al risparmio di quasi 800mila Kwh di energia elettrica. Sarà una vera e propria unità produttiva», ricorda Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight. «Un importante contributo ambientale che si associa ad un impegno sociale. Attorno a queste finalità, il mondo della cooperazione e le realtà profit si sono ritrovati per sostenere un sistema che possa essere sociale, solidale e sostenibile».