Un nuovo accordo e un nuovo spazio per il laboratorio RAEE in carcere di Forlì, progetto che il consorzio Ecolight sostiene. Mercoledì 7 dicembre, in via Decio Raggi 411/C a Forlì, è stato infatti inaugurato il nuovo spazio operativo della cooperativa sociale Gulliver. Qui hanno trovato posto il laboratorio per la lavorazione dei rifiuti elettronici, le operazioni di assemblaggio, i servizi di manutenzione, logistica e pulizia aziendali che sono svolti dalla cooperativa Gulliver. Uno spazio tutto nuovo che è arrivato proprio in occasione del rinnovo del progetto RAEE in carcere. Amministrazione penitenziaria della casa circondariale di Forlì, Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Forlì, direzione territoriale del Lavoro di Forlì-Cesena, ufficio scolastico provinciale di Forlì-Cesena, Usl di Forlì e Cesena, Consigliera di Parità di Forlì Cesena, cooperativa sociale Gulliver, consorzio Ecolight, Centro servizi Raee, CCLG Spa, CNA Forlì-Cesena, Legacoop Forlì Cesena, Confcooperative Forlì Cesena, Techne scpa ed Hera hanno rinnovato l’accordo per proseguire sulla strada avviata due anni fa. Condivise le finalità del progetto: RAEE in carcere si propone di «promuovere l’inclusione socio-lavorativa di persone svantaggiate in esecuzione penale o reduci dal carcere, per le quali si rende necessario un accompagnamento competente e in raccordo con il territorio, che ne favorisca il pieno rientro nella legalità e nella vita civile della comunità», si legge nell’accordo. «In collaborazione con le istituzioni, il progetto promuove il coinvolgimento attivo dell’economia sociale e l’alleanza con il sistema profit territoriale, a sostegno della continuità delle iniziative e della valorizzazione dell’impegno sociale delle imprese». RAEE in carcere prevede l’impiego di almeno 2 o 3 lavoratori in esecuzione penale, impegnati per circa 25 ore settimanali ciascuno, per il disassemblaggio di piccoli elettrodomestici che vengono poi inviati agli impianti di recupero e trattamento. Il laboratorio è gestito dalla cooperativa Gulliver con un approccio “di transizione”, ovvero con l’obiettivo di formare persone con competenze professionali e trasversali adeguate alla transizione verso un’occupazione stabile.