Pile portatili, cala la raccolta: più batterie ricaricabili e meno usa e getta

Cambiano gli strumenti, cambiano le abitudini e cambia anche la produzione dei rifiuti. Come per le pile e gli accumulatori portatili: meno usa e getta e sempre più ricaricabili. È la fotografia scattata  dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) che nel suo Rapporto Annuale 2021, delinea l’avvio di un nuovo scenario: dopo anni di progressiva crescita della raccolta delle pile e degli accumulatori portatili esausti, l’anno scorso è stato registrato un calo. Le 10.250 tonnellate gestite dai consorzi dei produttori, tra i quali Ecolight attraverso la propria società di servizi Ecolight Servizi, rappresentano una diminuzione dei volumi del 7,5% rispetto al 2020. È il segno di un cambiamento in corso: le pile e gli accumulatori portatili ricaricabili hanno una vita maggiore rispetto alle tradizionali usa e getta, di conseguenza i rifiuti prodotti, almeno in questa fase, tendono alla diminuzione. E le nuove apparecchiature tecnologiche fanno affidamento sempre più a batterie ricaricabili.
Al calo della raccolta ha fatto da contraltare una maggiore capillarità dei punti di conferimento. Anche nel 2021 è aumentato il numero di luoghi di raccolta iscritti al CDCNPA (ovvero, punti vendita, centri di raccolta, impianti di trattamento dei RAEE, grandi utilizzatori, centri di stoccaggio e centri di assistenza tecnica) che sono passati da 10.952 a 11.296.