Pile e Accumulatori

La terra è un bel posto e per essa vale la pena di lottare
Ernest Hemingway

Si stima che ogni anno vengano immesse sul mercato europeo circa 800.000 tonnellate di batterie per automobili, 190.000 tonnellate di batterie industriali e 160.000 tonnellate di pile portatili non al piombo. Le pile e gli accumulatori a fine vita rischiano di minare profondamente l’ambiente se non trattati in modo corretto. Infatti questi rifiuti contengono sostanze pericolose come, per esempio, Piombo, Cadmio, Zinco e Mercurio.

In Italia sono in vigore il Decreto Legislativo 27 del 15 febbraio 2016 e il Decreto Legislativo 188 del 20 Novembre 2008, che si propongono l’obiettivo di minimizzare l’impatto negativo di Pile e Accumulatori a fine vita affidando ai Produttori la responsabilità di creare dei circuiti virtuosi per la gestione di questi rifiuti.

cdcnpaSulla base di queste norme è stato istituito un Centro di Coordinamento Nazione Pile e Accumulatori (CdCNPA), in forma di consorzio, cui partecipano i produttori di pile e accumulatori, individualmente o in forma collettiva. Al Centro di Coordinamento viene affidato il compito di ottimizzare le attività di competenza dei sistemi collettivi ed individuali a garanzia di omogenee ed uniformi condizioni operative al fine di incrementare le percentuali di raccolta e di riciclaggio dei rifiuti pile e accumulatori.