Apre il primo museo virtuale del riciclo: www.museodelriciclo.it. A lanciarlo è Ecolight, il consorzio per il riciclo dei rifiuti elettronici. «Creiamo un mondo più pulito», dice Walter Camarda, presidente di Ecolight. «I rifiuti prendono nuova vita, diventano arte». Il museo è nato per creare un circuito di sensibilizzazione sul tema del recupero dei rifiuti, in particolar modo i raee (i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) che Ecolight gestisce su scala nazionale. Cinque le sezioni previste ad oggi con un “patrimonio” di partenza che supera il centinaio di opere fatte da una trentina di artisti.
Come “opera di lancio” è stata scelta “Lucetrice” di Camillo Fiore, un’istallazione realizzata con pannelli elettrici delle lavatrici che ha vinto la prima edizione del concorso “Rifiuti in cerca d’autore” promosso da Salerno in Arte, nella sezione Design.
«L’esperienza che abbiamo maturato nell’ambito della gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche è alla base di questo progetto -continua il presidente di Ecolight-. I raee non sono infatti solamente competenza dei produttori e degli importatori, e di conseguenza dei consorzi che da queste aziende sono nati, ma di tutti. La cura dell’ambiente passa infatti da attenzioni che ciascuno può e deve adottare. E il Museo del Riciclo nasce proprio con questo scopo: essere un contributo in più a sostegno dell’ambiente; essere anche una testimonianza significativa della sensibilizzazione ai temi ambientali».
La scelta di farne un portale internet deriva dalla volontà di proporre una vetrina aperta a tutti, aperta ai “consumatori” come ai “creatori”. Il Museo infatti si propone di raccogliere le testimonianze di coloro che, attraverso un’idea, danno nuova vita agli oggetti “da buttare”. Il risultato può essere un quadro o un’istallazione, un oggetto di design o uno strumento musicale, oppure ancora una maglia da indossare. La creatività non sembra conoscere limiti quando si tratta di reinventare un oggetto destinato alla discarica: tra provocazioni, soluzioni di arredo e vere opere d’arte, il “riciclo” trova spazio in moltissime forme e risultati. «Per quanto sia impossibile presentare un’opera omnia di tutto quanto riguarda questo particolare mondo, l’intento è di offrire quantomeno una finestra per approcciare un “universo” che è in costante e pieno sviluppo», prosegue il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio.
Così il tema del “riciclo” deve diventare più familiare: non più legato al mondo dei rifiuti, ma collegato ad un nuovo modo di vivere. Conclude Dezio: «Siamo infatti convinti che il riciclo, in quanto “buona pratica”, è una forma d’arte capace di insegnare a rispettare maggiormente l’ambiente».