Per una gestione corretta dei rifiuti da mascherine e guanti monouso scende in campo anche il Ministero dell’Ambiente. È stata presentata nei giorni scorsi la campagna che vuole sensibilizzare la popolazione ad una corretta gestione di questa nuova tipologia di rifiuto partendo da tre punti fermi: guanti e mascherine una volta usati devono essere gettati nell’indifferenziato; occorre scegliere il più possibile i materiali riutilizzabili; in ogni caso, non bisogna buttarli per terra per evitare gravi danni all’ambiente.
Realizzata in collaborazione con la Guardia Costiera, Ispra, Iss, Enea e la commissione Colao, la campagna ha il volto del noto attore Enrico Brignano che nel video per la tv lancia l’appello: «Ricordati: mascherine e guanti vanno nell’indifferenziata. Oh, lo faccio anche io, eh!»
Accanto allo spot, è stata predisposta anche una campagna social “Alla natura non serve”, con meme e video emozionali dall’hastag #buttalibene. Il concept muove da una delle foto simbolo della pandemia: un uccellino trovato intrappolato in una mascherina, che ovviamente agli animali non serve, così come non serve alle strade, alla natura, ai mari. Un messaggio per tutti, soprattutto per chi abbandona questi rifiuti, forse inconsapevole del danno ambientale che sta causando.
La necessità di questo intervento di sensibilizzazione nasce dai numeri: secondo l’Ispra e il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa) in Italia si ha una produzione giornaliera di rifiuti da mascherine pari a circa 410 tonnellate, con un valore medio per la fine del 2020 di 100.000 tonnellate di rifiuti; la produzione di rifiuti da guanti sino a fine anno avrà un valore medio di 200.000 tonnellate.
Per una corretta gestione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) una volta utilizzati in casa o sui luoghi di lavoro, l’Iss ha aggiornato la pubblicazione “Indicazioni ad interim sull’igiene degli alimenti durante l’epidemia da virus SARS-CoV-2”, dando anche delle semplici indicazioni. A chi è a casa, viene raccomandato il conferimento nella frazione indifferenziata, così anche alle attività lavorative i cui rifiuti sono già assimilati ai rifiuti urbani indifferenziati. A queste ultime però viene raccomandato di non gettare i guanti e le mascherine monouso in contenitori non dedicati a questo scopo. Per i DPI prodotti da aziende produttive non assimilate alle utenze domestiche l’Ispra indica la classificazione, solo dove sia possibile escludere con ragionevole certezza il potenziale rischio infettivo, attraverso il codice EER 15 02 03.
Per comprendere come gestire mascherine, guanti, tute protettive o ogni altro DPI adottato per il contenimento della diffusione del virus, Ecolight Servizi è a disposizione. Il team di specialisti dei rifiuti è a disposizione. Contattateci.