L’informatica giocherà un ruolo importante, ma la risposta alla disoccupazione nei prossimi anni arriverà dall’economia “verde e sostenibile”. Secondo i dati del Focus Censis e Confcooperative “Smart &Green, l’economia che genera futuro” in un futuro orami non così prossimo serviranno sempre più green jobs, ovvero, nella definizione dell’UNEP (United Nations Environment Programme), “quelle occupazioni nei settori dell’agricoltura, del manifatturiero, nell’ambito della ricerca e sviluppo, dell’amministrazione e dei servizi che contribuiscono in maniera incisiva a preservare o restaurare la qualità ambientale”.
Da oggi al 2023 ogni cinque nuovi posti di lavoro creati in Italia uno sarà nelle aziende ecosostenibili: in tutto ci sarà bisogno di 481mila nuovi professionisti del verde. Oltre il 50 per cento in più di quelli generati dall’altro trend innovativo, il digitale, che non riuscirà ad andare oltre 214mila nuovi occupati. L’occupazione in ambito green coprirà una quota del 18,9 per cento sul totale del fabbisogno generato fino al 2023.
Specializzarsi nelle professioni green può rivelarsi quindi una scelta vincente, tanto più che i green jobs sono caratterizzati da una maggiore stabilità dei contratti, con un 46 per cento di assunzioni a tempo indeterminato contro un 24 per cento per le altre figure.
Entra sul mercato del lavoro anche una nuova abilità,richiesta quando si valuta una nuova possibile risorsa: l’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale si rivela la competenza più domandata dalle imprese subito dopo le cosiddette soft skills. È considerata più importante delle competenze digitali e della conoscenza degli strumenti per la comunicazione visiva e multimediale.
Il rapporto GreenItaly 2018 contiene un elenco delle professioni green che saranno maggiormente richieste nei prossimi anni:
- installatore di reti elettriche a migliore efficienza, cercato anche dai player energetici più importanti a livello nazionale, impegnati in una riqualificazione della propria rete di trasmissione;
- programmatore agricolo della filiera corta: si occupa della pianificazione e della programmazione dei processi produttivi secondo le esigenze della domanda locale, delle tradizioni culturali e gastronomiche, della stagionalità dei prodotti;
- meccatronico green: Meccanici ed elettrauto entro il 2023 per l’abilitazione all’esercizio dell’attività di autoriparazione dovranno diventare tutti per legge “meccatronici”. La meccatronica unisce elettronica, meccanica e informatica, oggi per rendere più efficienti, anche sul piano energetico, i motori;
- manovale esperto di calcestruzzi green;
- installatore di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale;
- risk manager ambientale, una figura che analizza e individua i punti deboli, le possibili falle e i rischi a cui l’impresa potrebbe essere esposta e garantisce il rispetto delle norme in materia ambientale e di sicurezza sul lavoro;
- educatore ambientale per l’infanzia: è una professione umanistica fra quelle tecniche, per la quale non è previsto ancora un sistema di certificazione delle competenze, né un percorso di studi definito, ma che il Ministero dell’Ambiente definisce “uno strumento fondamentale per sensibilizzare i cittadini e le comunità ad una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali e al buon governo del territorio”;
- esperto in gestione dell’energia (ingegnere energetico);
- promotore edile di materiali sostenibili
- meccanico industriale green