Come gestire i rifiuti professionali? Quali rischi corrono aziende e professionisti? Come compilare i formulari di carico e scarico? A queste e ad altre domande risponde la “Guida Rifiuti” che Ecolight ha realizzato per aiutare le aziende a gestire i loro rifiuti. Il testo è scritto da Paolo Pipere, esperto di Diritto dell’Ambiente, di Politiche ambientali pubbliche e di Gestione ambientale d’impresa nonché responsabile del Servizio Ambiente ed Ecosostenibilità della Camera di Commercio di Milano.
Si parte da un dato: la gestione dei rifiuti professionali è responsabilità di chi li produce. Ovvero, le aziende e i professionisti hanno l’obbligo di assicurarsi che siano gestiti in maniera corretta conservando la documentazione necessaria che attesti il giusto trattamento. Per questo è importante saper distinguere un rifiuto pericoloso da uno non pericoloso, saper leggere i codici che vengono attribuiti ai diversi materiali di scarto e conoscere come e perché devono essere compilati i vari formulari richiesti. Fondamentale non solamente ai fini ambientali ma anche fiscali, la questione legata al decespitamento dei beni aziendali. La legge introduce la cosiddetta “presunzione di cessione” per i beni che non si trovano più nell’azienda. Ma se sono materiali vecchi, quindi rifiuti, cosa fare? Per “vincere” la presunzione di cessione occorre provare che i beni sono stati regolarmente avviati a distruzione e non sono stati, invece, venduti evadendo le imposte dovute.
In questo mare di obblighi, ci sono però anche dei vantaggi per le imprese. Ecolight si propone come parte delle imprese nell’affrontare la gestione dei rifiuti professionali.
Il testo è disponibile gratuitamente in formato elettronico: per riceverlo è sufficiente registrarsi su http://faispazio.ecolight.it/guidarifiuti/