L’economia circolare è più vicina. Con la pubblicazione della legge di delegazione europea del 4 ottobre 2019, n.117, l’Italia si appresta a recepire il pacchetto UE sull’Economia Circolare. Il testo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 ottobre, delega il Governo a recepire le direttive europee sui rifiuti, imballaggi, discariche, pile e accumulatori, veicoli fuori uso e rifiuti elettronici. Il termine per il recepimento delle quattro direttive (2018/849/UE, 2018/850/UE, 2018/851/UE e 2018/852/UE) è fissato per il 5 luglio 2020.
Il pacchetto sull’Economia Circolare, che era stato approvato il 14 giugno del 2018, prevede nuovi obbiettivi di riciclo per i rifiuti urbani (il primo step prevede di arrivare al 55% entro il 2025) e per gli imballaggi (il 65% entro il 2025) introducendo target differenziati per i singoli materiali quali plastica, vetro, metalli ferrosi, alluminio, carta e legno.
Le nuove norme inoltre stabiliscono che entro il 2022 dovranno essere raccolti separatamente i rifiuti domestici pericolosi, entro il 2023 i rifiuti organici ed entro il 2025 quelli tessili. Vengono posti anche dei limiti allo smaltimenti dei rifiuti in discarica: entro il 2035 non si potrà superare il 10% di quelli prodotti. Sono previsti anche degli incentivi economici ed estendono il principio della responsabilità dei produttori.