Gli ecobonus spingono le riqualificazioni energetiche

Oltre 42 miliardi di euro di investimenti per interventi di riqualificazione energetica, di cui 3,5 miliardi solo nel 2019, con un risparmio complessivo di circa 17.700 GWh/anno, di cui poco più di 1.250 GWh nel 2019. È questo in estrema sintesi il bilancio di 13 anni di ecobonus, il meccanismo per incentivare l’efficienza energetica negli usi finali introdotto nel 2007 e che ha permesso solamente l’anno scorso di ottenere risparmi per 250 milioni di euro sulla bolletta energetica nazionale e una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre 2,9 milioni di tonnellate.

L’ENEA ha presentato nei giorni scorsi il nono “Rapporto annuale sull’efficienza energetica” e l’undicesimo “Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti”, due documenti che ricostruiscono gli sforzi fatti per abbassare i costi energetici, sia sotto il profilo strettamente economico sia sotto quello ambientale. Al 2019 l’obiettivo di risparmio energetico, indicato dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica e dalla Strategia Energetica Nazionale, è stato centrato al 77,2%: a livello settoriale, il residenziale ha già superato il target indicato, l’industria è ben oltre la metà del percorso (61,9%), i trasporti hanno superato la metà dell’obiettivo (50,4%), mentre il terziario, Pubblica Amministrazione compresa, è a meno di un terzo dal target (29,4%).

Gli interventi messi in campo sulle case hanno riguardato il comparto edile, ma anche il rinnovo degli impianti e la dotazione di sistemi fotovoltaici. Come si legge nel report: “Il contributo principale è stato apportato dalle pompe di calore e dalle caldaie a condensazione, che insieme contribuiscono a circa i due terzi del risparmio complessivo. I dati di vendita osservati nel 2019 sul mercato nazionale per le caldaie a condensazione (716.000), le pompe di calore destinate a impianto primario di riscaldamento (150.000) e i serramenti (4,27 milioni destinati al rinnovo), mostrano come le richieste di incentivazione monitorate attraverso i due meccanismi di detrazione fiscale riguardano mediamente il 15% del mercato”.

L’impegno nel migliorare l’efficienza energetica per migliorare l’impatto ambientale deve però essere supportato anche da una costante attenzione e cura nella gestione delle vecchie apparecchiature. Pompe di calore, caldaie e pannelli fotovoltaici sono, ad esempio, dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e devono seguire un rigoroso processo di raccolta, trasporto e trattamento. Per non incorrere in pesanti sanzioni ed essere certi di contribuire fattivamente al miglioramento dell’ambiente, Ecolight Servizi è a disposizione con l’esperienza quasi ventennale maturata dal consorzio Ecolight. Per ogni chiarimento contatta Ecolight Servizi.