La ripartenza passa dall’ambiente. L’ecobonus contenuto nel decreto Rilancio fa leva sull’efficientamento energetico per far ripartire l’economia. La maxi agevolazione del 110% per interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e della caldaia nelle abitazioni unifamiliari, l’installazione dei pannelli fotovoltaici e quella di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, oltre agli interventi di adeguamento antisismico, va nella duplice direzione di rinnovare il patrimonio immobiliare e di stimolare l’uso di apparecchiature a basso (se non nullo) inquinamento. Ma, a fronte di caldaie nuove e più performanti che andranno a migliorare l’efficienza energetica di condomini e case, dove finiranno le vecchie apparecchiature?
Il vantaggio fiscale (e non solo) previsto dal decreto non deve far passare in secondo piano anche il vantaggio ambientale che si potrebbe ottenere. Se un impianto di climatizzazione di nuova generazione consuma decisamente meno di uno progettato qualche anno fa, è importante non vanificare questo beneficio smaltendo correttamente la vecchia apparecchiatura.
Ecolight Servizi è al servizio di imprese, enti e professionisti per la gestione dei rifiuti che l’ecobonus andrà a generare. Con un servizio capillare, operativo in tutta Italia, è in grado di individuare la miglior soluzione disponibile per garantire un rilancio economico con il rispetto dell’ambiente. Ecolight Sevizi è a disposizione degli installatori per la gestione di vecchi impianti di climatizzazione, caldaie e sistemi geotermici obsoleti e per la consulenza ambientale e normativa.
Imprese e professionisti, grazie alle modifiche introdotte dal decreto Cura Italia, sono chiamate a presentare il MUD rifiuti entro il prossimo 30 giugno.
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