Sempre meno rifiuti in discarica: l’Italia guarda all’economia circolare spingendo sul riciclo e sul riuso. È stata approvata all’unanimità dalla Commissione Ambiente del Senato una risoluzione sull’economia circolare quale contributo italiano alla discussione sul nuovo “pacchetto” di quattro direttive, attualmente all’esame della Commissione ambiente del Parlamento europeo, relative ai rifiuti, ai rifiuti da imballaggio, alle discariche e a veicoli fuori uso, pile accumulatori e rifiuti elettrici ed elettronici. Secondo quanto riportato da Ansa.it con questa risoluzione «l’Italia propone alla Commissione europea una serie di modifiche a queste importanti direttive destinate a cambiare il ciclo di vita dei materiali e l’approccio stesso alla produzione e al tema dei rifiuti», riferisce il capogruppo Pd in Commissione Stefano Vaccari. «In particolare, abbiamo proposto che anche gli Stati membri più indietro in materia di rifiuti, e che quindi ottengono l’esenzione dai nuovi obiettivi, debbano prevedere loro target con piani di attuazione e calendari dettagliati. Per i quattro temi del pacchetto, abbiamo riproposto i target della risoluzione Barroso».
In tema di discariche la proposta formulata va nella direzione di «disincentivare la realizzazione di nuove discariche e agevolazioni per la chiusura di quelle esistenti, per puntare allo stop definitivo – continua il relatore -. Chiediamo inoltre al Parlamento Ue più ambizione, con un obiettivo intermedio del 25% dei rifiuti conferiti in discarica al 2025 e il 5% al 2030. Per quanto riguarda la gestione dei veicoli fuori uso, riteniamo che si debba puntare su tracciabilità e pesatura negli impianti. In relazione ai rifiuti, chiediamo di allineare le definizioni a quelle previste dall’istituto europeo di statistica e di rendere il più rapidamente possibile omogeneo il metodo di calcolo dei diversi Stati membri».
Gli obiettivi proposti riguardano i rifiuti urbani: entro il 2025 il 60% in più dovrà essere destinato al riutilizzo e al riciclaggio ed entro il 2030 l’incremento dovrà essere del 70%. Continua: «Abbiamo inoltre segnalato l’assenza di target specifici per la frazione organica dei rifiuti urbani: proponiamo che entro il 2020 questa raccolta differenziata sia obbligatoria e che entro il 2025 si raggiunga il target del 65%. Per quanto riguarda infine gli imballaggi e i rifiuti da imballaggio è necessario puntare all’obiettivo del 70% di raccolta differenziata nel 2025 e dell’80% entro il 2030».
Conclude il presidente della Commissione Ambiente Giuseppe Marinello: «La risoluzione approvata costituirà atto di indirizzo al Governo per i negoziati in sede di Consiglio dell’Unione Europea . Poi sarà dovere di Bruxelles avere l’ambizione necessaria per arrivare quasi alla totale cancellazione dei rifiuti in discarica proprio come sostiene il Parlamento Italiano con la risoluzione approvata oggi».