Non si ferma la crescita dei RAEE. I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche rappresentano la tipologia di rifiuto che aumenta maggiormente. Secondo i dati del “2024 Global E-Waste Monitor”, rapporto dello United Nations Institute for Training and Research (UNITAR), dal 2010 al 2022 nel mondo la produzione di RAEE ha registrato un incremento di oltre l’80%; se in Asia i volumi sono più che raddoppiati, nel continente europeo la crescita è stata del 34%. Tra gli Stati europei spiccano la Norvegia con 27 kg di RAEE generati pro capite nel 2022, il Regno Unito (24) e la Svizzera (23). L’Italia si è attestata intorno ai 18 kg per abitante con un aumento del 16% dal 2010 al 2022. Di fatto, la produzione di RAEE cresce ogni anno al ritmo di 2,6 milioni di tonnellate metriche e, nelle stime del rapporto, dalle 20 milioni di tonnellate prodotte nel 2022 dovrebbe raggiungere le 82 milioni di tonnellate nel 2030 (+30%). Addirittura per i pannelli solari sono previsti volumi quadruplicati.
Nel complesso, quella della produzione dei RAEE descritta dal Global E-Waste Monitor è una corsa che viaggia ben cinque volte più veloce delle attività di raccolta e di riciclo delle apparecchiature elettriche. Il tasso di recupero dei RAEE si è attestato nel 2022 a poco più del 22% e viene stimato che possa raggiungere il 38% nel 2030 se i Paesi più ricchi, dove vi è anche una normativa specifica, raggiungano l’obiettivo dell’85% (che è anche l’obiettivo UE).
Gestire correttamente i RAEE diventa quindi importante con una gestione che parte dal giusto conferimento e dalla raccolta puntuale. Ai cittadini vengono date diverse possibilità: possono portare i loro rifiuti elettronici nelle isole ecologiche dei comuni di residenza oppure nei negozi secondo i principi dell’Uno contro Zero e dell’Uno contro Uno. Alle aziende è chiesto di affidarsi a operatori professionali come Ecolight Servizi che ha fatto propri il know-how e l’efficienza del consorzio Ecolight.