La normativa attribuisce delle precise responsabilità ai Produttori e ai Distributori di AEE e di pile e accumulatori. Le aziende sono chiamate a costituirsi in sistemi collettivi per assicurare i processi di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti generati dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche, dalle pile e accumulatori. Le direttive europee hanno fissato i principi cardine del “chi inquina paga” e della “responsabilità estesa e condivisa“: entrambi sono orientati alla riduzione dell’inquinamento e a un minore spreco di risorse naturali.
Il D.lgs. 49/2014 definisce come Produttore e Distributore di AEE chiunque, a prescindere dalla tecnica di vendita utilizzata:
Il 15 agosto 2018 è entrato in vigore il “campo aperto” di applicazione del d. lgs. 49/2014, come previsto dalla direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Quali novità introduce l’Open Scope?
Le modifiche apportate all’ambito di applicazione riguardano il passaggio dalle attuali 10 categorie alle 6 nuove categorie. E la natura di questa variazione comporta, effettivamente, la conseguenza per cui un maggior numero di prodotti potrebbero entrare nell’ambito di applicazione del decreto. Tale diversa classificazione non inficia la definizione di AEE.
Il D.Lgs. 188/2008 definisce come Produttore di pile chiunque, a prescindere dalla tecnica di vendita utilizzata, immette sul mercato nazionale per la prima volta a titolo professionale pile o accumulatori, compresi quelli incorporati in apparecchi o veicoli.
Il consorzio offre una serie di servizi alle aziende consorziate:
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