Il Comitato di Vigilanza e Controllo sulla gestione dei RAEE ha annunciato verifiche sulle aziende produttrici di AEE (apparecchiature elettriche ed elettroniche). Con la pubblicazione del DM del Ministero dell’Ambiente 17 giugno 2016, il cosiddetto “decreto tariffe”, il Comitato ha avviato una serie di controlli finalizzati non solamente a richiamare le imprese al rispetto degli obblighi di comunicazione e di finanziamento del sistema, ma anche a verificare le singole posizioni delle aziende e regolarizzarle.
Nello specifico il Comitato di Vigilanza richiama due obblighi: innanzitutto, il finanziamento delle operazioni di raccolta, di trasporto, di trattamento, di recupero e di smaltimento dei RAEE. Alle imprese che in fase di iscrizione al registro avevano indicato di voler conseguire gli obiettivi minimi di recupero dei RAEE mediante sistemi collettivi di finanziamento che però nel frattempo hanno cessato l’attività oppure mediante sistemi individuali devono comunicare al Registro AEE l’adesione ad un sistema collettivo di finanziamento oppure richiedere al Ministero dell’Ambiente il riconoscimento del loro sistema individuale. Il rischio è la cancellazione dallo stesso Registro con conseguente impossibilità per i produttori di AEE di immettere nuove apparecchiature elettriche ed elettroniche sul mercato.
In secondo luogo, la comunicazione annuale dei quantitativi di AEE immesse sul mercato. Alle imprese che non hanno ancora presentato nel 2016 la Comunicazione annuale (MUD) viene sollecitata la comunicazione annuale riferita al 2015. Il rischio questa volta sono sanzioni amministrative che possono arrivare fino a 20mila euro.