Martedì 27 marzo a Milano è stato presentato il nuovo rapporto sul sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia, compilato e pubblicato dal Centro di Coordinamento RAEE. Il sistema nazionale di gestione dei RAEE, a cinque anni dalla sua nascita, ha raggiunto e superato l’obiettivo di 4 kg per abitante previsto dalla normativa europea e conferma i trend di crescita degli anni precedenti. Nel 2011 complessivamente sono stati raccolti 260.090.413 kg di RAEE, record che segna un +6% rispetto all’anno precedente grazie anche all’intensa attività portata avanti dai sistemi collettivi di recupero, che in 12 mesi hanno portato a termine 146.402 missioni di recupero (+5% rispetto al 2010). Tra le diverse tipologie di RAEE raccolti nei 3.449 centri di conferimento 1 su 3 appartiene alla classe R3 (tv e monitor), 1 su 4 agli R1 (apparecchiature refrigeranti) 1 su 4 a R2 (grandi elettrodomestici) e 1 su 6 al Raggruppamento R4 (piccoli elettrodomestici e ICT). Da sottolineare l’aumento del 20% della percentuale di raccolta delle fonti luminose (R5) esauste. Nel 2011 è stato registrato un aumento dei premi di efficienza erogati ai centri di raccolta, per un totale di 6.614.768 euro. Inoltre, il Centro di Coordinamento ha messo a disposizione 500.000 euro per le attività dei “Progetti Speciali” svolte in accordo con Anci e ha creato un fondo, finanziato annualmente dai sistemi collettivi, per sostenere il potenziamento e l’adeguamento dei Centri di Raccolta iscritti al CdC RAEE e promuovere l’efficienza e l’efficacia della raccolta dei RAEE sul territorio.
Forti le differenze di raccolta registrate tra nord e sud d’Italia. Record di raccolta in Valle d’Aosta, con 7,41 kg/ab mentre in termini assoluti a brillare è la Lombardia con oltre 50.410.852 kg, regione che vanta il numero maggiore di centri di raccolta (805). Ma a fare la differenza è il Trentino Alto Adige dove il rapporto abitanti/numero di centri di raccolta è davvero sorprendente: ogni centomila abitanti si registrano infatti di ben 20 centri di conferimento. Meno bene il centro Italia: nel Lazio si registrano infatti numeri inferiori rispetto al 2010, ma per trovare i livelli più bassi dello Stivale bisogna andare al Sud, dove la media di raccolta si ferma a 2,8 kg/abitante.
Per il futuro, l’Europa ha già stabilito le nuove sfide: l’Europarlamento ha approvato una nuova normativa che obbliga entro il 2016 il conferimento agli appositi centri di raccolta di almeno il 65% dei RAEE immessi sul mercato, portando il limite pro capite da 4 a 10 kg.