Italiani attenti ai rifiuti, ma non ai RAEE

Produciamo troppi rifiuti e occorre limitare gli sprechi. Siamo attenti alla differenziazione dei rifiuti, anche se i RAEE vengono troppo spesso abbandonati nei campi e nei boschi. Secondo quanto rivela un’indagine di Eurobarometro condotta a dicembre 2013 e pubblicata a giugno 2014, almeno otto intervistati su dieci ritengono che un uso più efficiente delle risorse avrebbe un impatto positivo sulla qualità della vita (87% degli italiani e 86% degli europei), sulla crescita economica (85% italiani e 80% europei) e sulle opportunità di lavoro (83% italiani e 78% europei).Se gli italiani si dicono attenti alla differenziazione dei rifiuti come carta, vetro e plastica, sono meno attenti ai rifiuti speciali e pericolosi come quelli elettronici, tanto che per le strade o nelle aree naturali, hanno più a che fare con rifiuti elettrici ed elettronici rispetto alla media Ue (36% contro 19%).
«I rifiuti toccano chiaramente un nervo scoperto: gli europei vogliono meno sprechi e stanno facendo sforzi per attuare quanto predicano», afferma in una nota Ansa il commissario Ue all’ambiente, Janez Potocnik, che punta ad una «economia più circolare come logico passo avanti» perché «c’è voglia di riciclare di più». L’Europa dovrebbe impiegare le sue risorse in maniera più efficiente per il 96% degli europei e il 98% degli italiani, che si rivelano fra i più attenti nel fare la spesa. Il tema del riuso è però meno sentito in Italia rispetto all’Europa: l’87% compra solo ciò di cui ha bisogno (contro l’83% degli europei), ma solo il 43% dona o rivende oggetti per un loro riuso, contro il 67% degli europei. In compenso gli italiani si dicono attenti alla raccolta differenziata: il 94% separa carta e cartoni (gli europei in media si fermano al 90%), il 95% le bottiglie di plastica (contro il 90% degli europei), il 93% il vetro (contro l’88% degli europei), l’87% le lattine (gli europei sono al 78%) e l’81% gli scarti di cucina (rispetto al 74% della media UE).
Sul fronte dei rifiuti pericolosi, c’è una minore attenzione in Italia (69% degli italiani contro il 79% europei); in particolare i RAEE rappresentano un problema: il 69% degli italiani si dice attento (contro il 76% degli europei), ma i rifiuti elettronici sono anche quelli che vengono più facilmente abbandonati per le strade o nelle aree naturali: il 36% degli italiani ha a che fare con i RAEE abbandonati contro il 19% della media Ue.

L’indagine completa: http://ec.europa.eu/public_opinion/flash/fl_388_en.pdf