Come gestire uno smartphone, un frigorifero o un condizionatore che non funziona più? In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra ogni anno il 5 giugno, il consorzio Ecolight individua sei semplice pratiche per permettere a ciascuno – che sia un cittadino o un’azienda – di dare concretamente una mano alla salvaguardia del pianeta contribuendo alla costruzione di una reale economia circolare.
Innanzitutto, smartphone, computer, elettrodomestici quando non funzionano più vengono classificati come RAEE, ovvero Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Sono rifiuti, molti dei quali classificati come pericolosi, che devono essere differenziati e per i quali sono previste delle precise procedure di gestione per poter recuperare importanti materie prime seconde. I RAEE, infatti, oltre a contenere delle sostanze inquinanti, possono essere riciclati fino a più del 90% del loro peso, questo li rende una miniera importante nel processo verso la sostenibilità.
Tecnicamente i RAEE sono tutte quelle apparecchiature giunte a fine vita che per funzionare dipendono dall’energia elettrica, sia come utilizzatrice, sia come generatrice. Parliamo, ad esempio, di elettrodomestici, utensili elettrici (anche a batteria), computer, cavi e spine. Sono RAEE anche le lampadine a led non più funzionanti, quelle a risparmio energetico e i neon.
Dove conferire i rifiuti elettronici?
1. Utilizzare i punti di raccolta
Portare i RAEE presso uno degli oltre 4.500 centri di raccolta comunali attrezzati per la raccolta differenziata dei rifiuti elettronici, collocandoli nel giusto contenitore. I RAEE infatti sono suddivisi in cinque raggruppamenti che ne caratterizzano la tipologia e agevolano i percorsi di riciclo: in R1 troviamo i frigoriferi, i congelatori e condizionatori; in R2, ad esempio, le lavatrici e i forni e i cosiddetti grandi bianchi; in R3 i televisori e i monitor; il raggruppamento R4 comprende i piccoli elettrodomestici e l’elettronica di consumo (dai trapani ai frullatori, fino alle chiavette USB, smartphone, auricolari, mouse e tastiere); R5 sono le sorgenti luminose, ovvero le lampadine a risparmio energetico e quelle a fluorescenza.
2. Principio “Uno contro Uno” per i nuovi acquisti
Nel caso di acquisto di una nuova apparecchiatura elettronica in sostituzione di una non più funzionante (ad esempio, un frigorifero per un frigorifero, ma anche il cambio di un cellulare purché siano apparecchiature di equivalente funzionalità), è possibile lasciare quella vecchia direttamente in negozio al momento dell’acquisto. Il ritiro è gratuito ed è previsto anche con acquisto online e con consegna al domicilio della nuova apparecchiatura.
3. Principio “Uno contro Zero” per conferire i piccoli RAEE nei punti vendita
Il consumatore può lasciare gratuitamente la sua vecchia apparecchiatura elettronica direttamente nei punti vendita. Devono però essere rispettate due condizioni: il RAEE deve essere di piccole dimensioni (non più di 25 cm) e il negozio deve avere una superficie di vendita dedicata alle apparecchiature elettroniche di almeno 400 mq.
4. Utilizzare le Ecoisole RAEE
In corrispondenza di 21 punti vendita della grande distribuzione e di aree commerciali è possibile trovare le EcoIsole RAEE: si tratta di cassonetti automatizzati sviluppati da Ecolight grazie a un progetto europeo, per una raccolta di prossimità dei piccoli RAEE. Qui è possibile conferire elettrodomestici ed elettronica di consumo di piccole dimensioni (raggruppamento R4) e sorgenti luminose (R5). Alle EcoIsole RAEE si accede con la tessera sanitaria.
5. Le aziende devono affidarsi agli esperti
Le imprese e i liberi professionisti per la gestione dei loro RAEE professionali devono rivolgersi a società che offrono servizi dedicati. Ecolight Servizi mette a disposizione la propria competenza e professionalità su tutto il territorio nazionale per accompagnare le aziende in un percorso di economia circolare.
6. Togliere le batterie
Non ultima, una raccomandazione: prima di conferire un RAEE, assicurarsi di togliere la batteria se presente. Questa, infatti, deve essere smaltita separatamente negli appositi contenitori per la raccolta differenziata.