Pompe di calore, radiatori a olio e asciugatrici appartengono al raggruppamento R1, mentre forni microonde, stufe elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento fanno capo al raggruppamento R4. Il Centro di Coordinamento RAEE d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha elaborato una interpretazione applicativa del decreto sui nuovi raggruppamenti dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) superando così il refuso che era contenuto nella pubblicazione del testo normativo.
Il Decreto 20 febbraio 2023 n.40, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è entrato in vigore il 5 maggio 2023, ha modificato di fatto i raggruppamenti dei RAEE. Attuando il Decreto legislativo 49/2014 che aveva ampliato l’applicazione della direttiva europea 19/2012 sui RAEE a maggiori tipologie di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), seppur con ritardo la norma definisce i contorni dell’Open Scope.
L’ambito di applicazione aperto, noto come Open Scope e previsto dalla direttiva europea che, fin dal 15 agosto 2018, ha esteso a tutti i soggetti che immettono AEE sul mercato europeo – produttori, importatori e coloro i quali vendono AEE con il proprio marchio – gli obblighi di organizzare e finanziare il sistema di raccolta e recupero dei RAEE, eccetto per le apparecchiature esplicitamente escluse dalla direttiva stessa. Di fatto, l’Open Scope ha segnato il passaggio dalle dieci categorie di AEE rientranti nell’allegato I del D. Lgs. 49/2014 alle sei dell’allegato III, che includono due categorie aperte relative a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche di grandi e di piccole dimensioni.
Il CdC RAEE ha fornito un elenco esemplificativo e non esaustivo dei raggruppamenti cui afferiscono le diverse tipologie di RAEE. Fanno parte del raggruppamento R1 – apparecchiature per lo scambio di temperatura con fluidi – i frigoriferi, i congelatori, gli apparecchi che distribuiscono automaticamente prodotti freddi, i deumidificatori, altri apparecchi per lo scambio di temperature con fluidi diversi dall’acqua. A questi si aggiungono le pompe di calore, i radiatori a olio e le asciugatrici. Rientrano negli altri grandi bianchi, ovvero il raggruppamento R2: lavatrici, lavastoviglie, forni, cucine e piastre riscaldanti. In R3 fanno riferimento i televisori e i monitor, compresi schermi, cornici digitali LCD, laptop e notebook. Il raggruppamento più esteso per tipologia di RAEE è l’R4 che comprende IT e consumer electronics, apparecchi di illuminazione, PED e altro. Ad esempio rientrano in R4 gli apparecchi per la cucina (friggitrici, frullatori, tostapane), gli apparecchi per la cura della persona (asciugacapelli, spazzolini da denti, rasoi elettrici), gli apparecchi per l’intrattenimento e IT (giocattoli elettrici, radio, cellulari, cuffie, chiavette USB) e altri apparecchi elettrici (come aspirapolvere, ventilatori, termostati, utensili elettrici). Nuovi entrati: i forni microonde, le stufe elettriche e gli apparecchi elettrici di riscaldamento. A tutti questi si aggiungono i pannelli fotovoltaici a fine vita. Da ultimo, R5 riguarda le sorgenti luminose: tubi e lampade fluorescenti, lampade fluorescenti compatte, lampade a scarica e LED.
Per indicazioni di dettaglio è necessario fare riferimento al Decreto 20 febbraio 2023, n. 40 e alla relativa interpretazione applicativa resa disponibile dal CdC RAEE, d’intesa con il MASE.