La responsabilità estesa del produttore – EPR Extended Producer Responsibility – diventa un requisito importante anche per Amazon. Il colosso dell’e-commerce ha infatti annunciato a tutti i produttori e rivenditori italiani, che vendono in Francia e Germania le loro apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), batterie e imballi, la necessità di essere conformi alla normativa sulla responsabilità estesa del produttore. Ovvero, il rispetto della politica ambientale – in vigore anche in Italia con l’iscrizione a consorzi di filiera come Ecolight – che rende il produttore responsabile dei prodotti che immette sul mercato dalla progettazione alla fine del ciclo di vita, compresi la raccolta e il trattamento dei rifiuti derivanti: pile esauste, RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e imballi. Ai sensi delle normative EPR infatti, i soggetti responsabili devono attenuare l’impatto ambientale dei propri prodotti durante il loro intero ciclo di vita.
La richiesta da parte di Amazon riguarda sia i produttori e rivenditori i cui prodotti vengono venduti da Amazon, sia quanti vendono direttamente usufruendo della piattaforma del colosso americano. Per chi non comunicherà la registrazione EPR, ovvero la registrazione presso le autorità competenti nei Paesi esteri, Amazon ha annunciato la sospensione delle relative inserzioni non conformi, ovvero le rimuoverà dalla piattaforma.
Ecolight Servizi è a disposizione dei produttori italiani che vendono i loro prodotti all’estero per accompagnarli nelle procedure di accreditamento richieste, così da rispettare le norme previste nel Paese di destinazione dei prodotti. Grazie infatti alla rete europea dei consorzi di filiera costruita attraverso il consorzio Ecolight, Ecolight Servizi è in grado di supportare e accompagnare le aziende nell’individuare il soggetto di riferimento più indicato e ottenere la registrazione EPR.
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