Sono quasi 20mila le tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici che ogni anno spariscono dai centri di raccolta per essere illegalmente rivenduti sul mercato. La cannibalizzazione dei RAEE non solamente costa alla filiera di gestione di rifiuti elettronici circa 14 milioni di euro, ma soprattutto comporta pesanti danni ambientali per il rilascio in atmosfera di sostanze ozono-lesive e il non corretto trattamento di plastiche e metalli. Sono questi i dati che emergono dall’analisi “La cannibalizzazione dei Raee – Conseguenze ambientali e impatto economico” di Assoraee (Associazione Recupero Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche di Fise Unicircular), presentata in occasione dell’ultima edizione di Ecomondo.
La sottrazione di compressori, motori, cavi, schede elettroniche e altre componenti che sono contenuti nei RAEE a livello europeo raggiungerebbe secondo l’associazione un valore prossimo ai 170 milioni di euro, alimentando un circuito illegale di rifiuti: i materiali infatti non vengono tracciati e non vi è alcuna garanzia che siano trattati nel rispetto delle norme. Sono fondi che vengono sottratti alla filiera, quindi all’intera collettività. Pesante anche il bilancio ambientale della cannibalizzazione dei rifiuti elettronici: considerando il totale di frigoriferi e congelatori conferiti nel 2018 le sostanze ozono-lesive in essi contenute ammonterebbero a più di mezzo milione di tonnellate di CO2, equivalenti alle emissioni di oltre 300.000 utilitarie.
Per cercare di arginare il fenomeno, Assoraee indica quattro azioni: l’identificazione di buone pratiche operative che preservino la qualità del materiale raccolto; rendere lo standard europeo per la raccolta vincolante per i centri di raccolta al fine di controllare maggiormente la qualità del materiale; prevedere meccanismi di compensazione economica; promuovere ed incentivare il canale di raccolta della distribuzione che garantisce un materiale in ingresso agli impianti di trattamento in genere meno cannibalizzato.
Le aziende possono fare molto per assicurarsi che i loro rifiuti seguano un corretto percorso di gestione; un iter sostenibile sia sotto il profilo ambientale, sia sotto quello economico. Consorzio Ecolight ed Ecolight Servizi sono a disposizione di tutte le imprese per fornire consulenza normativa e supporto logistico-operativo.