www.raeeincarcere.org: inclusione sociale a partire dal web

Il progetto RAEE in Carcere approda sul web e offre nuove opportunità di reinserimento lavorativo. È stato presentato a “Fare i conti con l’ambiente”, il festival green che si è svolto a Ravenna alla fine di settembre, il nuovo sitowww.raeeincarcere.org: non solamente un portale per far conoscere le attività del progetto, ma soprattutto un’occasione di reinserimento sociale sia per alcuni detenuti delle carceri di Bologna, Ferrara e Forlì che è stata sostenuta da Ecolight, dalla multiutility Hera e dal Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria di Bologna e realizzata dalle agenzie di formazione Techne Forlì-Cesena e Cefal Bologna. Il sito è un passaggio in più per il progetto RAEE in Carcere che, partito ufficialmente tre anni fa, ha coinvolto finora 16 persone in regime carcerario nell’attività di smontaggio dei RAEE. «Per la gestione e l’aggiornamento del sito web ci proponiamo di coinvolgere altre tre persone in esecuzione penale, una per ogni territorio, motivandole in un ruolo di responsabilità nel diffondere il valore del progetto e nel proporre nuove iniziative di comunicazione sociale», ha spiegato il direttore di Techne, Lia Benvenuti.
Il valore del progetto non è solamente nel promuovere l’iniziativa di RAEE in carcere. Come ha affermato il provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria dell’Emilia Romagna, Pietro Buffa: «È importante individuare soluzioni e percorsi efficaci per promuovere e incrementare l’inclusione sociale e lavorativa delle persone detenute ed in misura alternativa, oltre al fatto che una detenzione caratterizzata da un impegno lavorativo ha conseguenze meno destrutturanti ed effettivamente più responsabilizzanti per le persone che le vivono»
A questo, si aggiunge il contributo ambientale nel diffondere una coscienza sempre più ecologica. «Oggi RAEE in Carcere può dimostrare di essere un patrimonio importante di best practices di responsabilità sociale e tutela dell’ambiente», ha osservato l’assessore all’Ambiente della Regione Emilia Romagna, Sabrina Freda. «È un progetto unitario sviluppato su tre diversi territori e fatto di alleanze tra molteplici soggetti – cooperative e imprese, istituzioni amministrative e penitenziarie, enti di formazione – che può e deve guardare a nuovi traguardi per ampliarsi e diffondersi».