Un progetto europeo per aumentare la raccolta degli R4

Solo un cellulare su cinque viene recuperato correttamente. Così come frullatori, rasoi elettrici, telecomandi e giochi elettronici. Il raggruppamento R4 dei RAEE, che comprende l’elettronica di consumo, è fortemente penalizzato nella raccolta. La produzione di questi rifiuti è in costante crescita, ma è difficile intercettarli. Secondo i dati del Centro di Coordinamento RAEE, attraverso le stazioni ecologiche comunali lo scorso anno ne sono state raccolte e avviate al recupero oltre 40mila tonnellate. Questo ha permesso di risparmiare circa 60mila tonnellate di anidride carbonica e 25.200 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) per la produzione di nuove materie prime. Un dato ancora troppo basso, se si pensa che la produzione annua di R4 è stimata nell’ordine delle 200mila tonnellate. Come fare? Bisognerebbe trovare nuove modalità di raccolta. L’obiettivo del progetto europeo IDENTIS WEEE (Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for WEEE), coordinato dal Gruppo Hera, multiutility bolognese, insieme ai sistemi collettivi di tre nazioni: consorzio Ecolight per l’Italia, Fundación Ecolum per la Spagna e Associatia Environ per la Romania si propone di raddoppiare le quantità di raccolta dei RAEE con grande attenzione ai rifiuti del raggruppamento R4, attraverso l’utilizzo di innovativi contenitori.
Le strade finora praticate non hanno portato a grandi risultati. Se il conferimento nelle stazioni ecologiche continua ad interessare soprattutto i grandi elettrodomestici, il canale dei negozi (attraverso il decreto Uno contro Uno) raggiunge per i piccoli elettrodomestici livelli molto bassi, Considerandoli in peso, gli R4 sono stati poco più di 100 tonnellate: circa il 2% dei RAEE raccolti dai negozi nel 2011.
IDENTIS WEEE, progetto finanziato all’interno del programma “LIFE+ politica e governance ambientali” e che vede il supporto operativo di Techne scpa, si propone di sperimentare strumenti innovativi. Entro la fine del 2012 saranno introdotti a Bologna, Castenaso, Ravenna e Lugo contenitori-prototipo per la raccolta di RAEE. La sperimentazione avverrà anche nelle zone di Saragozza (Spagna) e Bucarest (Romania). I nuovi ed innovativi contenitori stradali, una quarantina, saranno progettati e realizzati per poi essere dedicati alla raccolta di piccoli elettrodomestici, cellulari e lampade a basso consumo. Nuovi contenitori in cui conferire grandi e piccoli elettrodomestici, televisori e computer saranno collocati in stazioni ecologiche, negozi e centri commerciali. È prevista anche una raccolta sperimentale di prossimità, presso le piazze e le vie, dedicata a tutti i RAEE attraverso una stazione mobile condotta da un operatore. Insieme all’innovazione degli strumenti di raccolta, il progetto introduce il tema della tracciabilità dei RAEE. I contenitori infatti saranno dotati di un nuovo sistema informativo: dispositivi digitali innovativi permetteranno di risalire all’utente, determinare l’esatto quantitativo di RAEE conferito, tracciare il ciclo di vita del rifiuto, fornire informazioni sul prodotto e i materiali recuperabili, garantendo la trasparenza dell’intero processo di gestione.