Pile, presentato il Rapporto annuale del CDCNPA

Quasi 9.500 tonnellate di pile portatili avviate a recupero e 160mila tonnellate di accumulatori industriali gestiti. Sono i dati della terza edizione del rapporto annuale del Centro di Coordinamento nazionale Pile e Accumulatori – CDCNPA che è stato presentato il 21 giugno. Il documento, attraverso il quale il Consorzio rendiconta dell’operato dei Sistemi Collettivi e Individuali aderenti, descrive una situazione in evoluzione: a fronte di una crescita dei punti di raccolta per le pile esauste (che a fine 2016 superava la quota dei 5.000), i quantitativi gestiti di pile portatili sono leggermente calati rispetto al 2015. La causa è da imputare ad un crescente utilizzo delle pile ricaricabili che stanno sostituendo le batterie usa e getta.

«L’uso sempre più massiccio di accumulatori ricaricabili al posto di pile usa e getta significa sostituire prodotti che diventano rifiuto dopo poche settimane con altri che possono essere ricaricati centinaia di volte nel corso di anni», commenta Giulio Rentocchini, presidente del CDCNPA. «Da un punto di vista ambientale è un passaggio importante ma è ovvio che i rifiuti disponibili per la raccolta sono sempre meno. Poi rimane anche la cattiva abitudine di gettare le pile nel cestino dei rifiuti indifferenziati. Per questo il CDCNPA ha deciso di investire in iniziative di comunicazione che dal prossimo autunno incrementeranno la conoscenza delle corrette modalità di raccolta differenziata delle pile e degli accumulatori portatili».

Nel dettaglio, nel 2016 sono stati raccolti 9.495.012 kg di pile e accumulatori portatili, appena meno delle 10 milioni di tonnellate registrate l’anno precedente (-6%). Fanno parte di questa categoria i prodotti più comuni come stilo, torce o batterie di telefonini e computer portatili. La raccolta complessiva ha avuto origine da due flussi: 4.697.802 kg provenienti dai Sistemi Collettivi e Sistemi Individuali consorziati del CDCNPA che svolgono il servizio presso i soggetti iscritti al CDCNPA e 4.797.210 kg derivanti dai servizi di raccolta professionali svolti sempre dai Consorziati presso altri soggetti che detengono i rifiuti (raccolta volontaria).
È aumentato il numero di luoghi di raccolta dove vengono conferiti o stoccati i rifiuti destinati al trattamento: a fine 2016 erano 5.283, per la gran parte centri di raccolta gestiti da Comuni e aziende di igiene urbana oppure punti vendita della distribuzione, presso cui è possibile restituire gratuitamente le pile scariche. A livello territoriale, la regione con più luoghi di raccolta è la Lombardia con 1.128 strutture, seguita dal Veneto (624) e dal Piemonte (504). Nelle altre aree le regioni più attrezzate sono il Lazio con 347 luoghi di raccolta e la Campania con 237.
Anche la raccolta vede prevalere le regioni del Nord da cui provengono circa i due terzi dei rifiuti gestiti direttamente dal CDCNPA (al netto della raccolta volontaria). Le regioni che raccolgono di più sono ancora Lombardia con 1.052.695 kg, il Veneto con 754.198 kg e il Piemonte con 524.846 kg. Al Centro la regione più attiva è la Toscana (450.549 kg)  e al Sud la Campania (142.740 kg).
La categoria degli accumulatori industriali e per veicoli è costituita per l’83% da batterie di auto, camion, moto, ecc. In questo settore la raccolta è rimasta sostanzialmente stazionaria rispetto all’anno precedente con 159.760.458 kg raccolti e avviati al riciclo nel corso del 2016.

Per scaricare il rapporto annuale del CDCNPA

cdnpa2017